lunedì 21 maggio 2012

Stagione di...Ciliegie

Sono arrivate le nostre Ciliegie! Andate a farne incetta al 
Mercato Laurentino, BOX n°2 ORTO DEL QUINTO
Siamo aperti da Martedì a Sabato dalle 7:30 alle 13:30 
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Una credenza popolare sul ciliegio dice:
"Se si mangiano le ciliegie per la prima volta in un anno, bisogna esprimere tre desideri."
Le Ciliegie
Storia
La ciliegia è il frutto del ciliegio (Prunus avium), una pianta presente nel bacino del Mediterraneo da circa tremila anni.
Furono gli agricoltori primitivi del Caucaso a selezionare i tipi più grossi.
Narra Plinio che le ciliegie furono portate in Italia da Lucio Licinio Lucullo dalla regione del Ponto, quando il console tornò a Roma dopo aver sconfitto mitridate.
Gli archeologi, tuttavia, sostengono che le ciliegie erano già conosciute in Europa in età neolitica (dai 3 mila ai 5 mila anni prima di Cristo). Comunque fu grazie ai romani che la coltivazione del ciliegio si diffuse in tutto l'impero, fino alla Gran Bretagna.
 Il ciliegio fiorisce in primavera in contemporanea con la comparsa delle foglie ed il suo aspetto, nel pieno della fioritura, è qualcosa di incantevole per la vista.
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Varietà
La pianta del ciliegio si divide in due specie distinte: a frutto dolce e a frutto acido.
Il ciliegio dolce da due tipi di frutti diversi: le ciliegie duracine e le ciliegie tenerine, le prime hanno polpa croccante e dura con colore rosso nerastro o bianco, mentre le ciliegie tenerine hanno polpa succosa e morbida dal colore nero o rosso.
Il ciliegio acido si divide invece in tre categorie: le marasche, le amarene e le visciole.
Le marasche sono ciliegie di piccole dimensioni molto utilizzate dall’industria conserviera per produrre liquori (maraschino).
Le amarene, dall’inteso colore rosso hanno frutti con polpa e succo chiaro e sono utilizzate per la realizzazione di sciroppi e succhi. 
Le visciole sono frutti di color rosso acceso così come il succo e la polpa che sono molto dolci e sono consumate fresche o utilizzate per la produzione di conserve.
L’Italia è produttrice di ciliegie a livello mondiale e le varietà più coltivate sono:
Bigarreau: ciliegie la cui raccolta comincia a meta maggio, fino al principio di giugno
Duroni: sono le ciliegie, rinomate, di Vignola (Modena); dal colore rosso intenso o nero, di grande dimensione, molto dolci, la cui raccolta è fatta nel mese di Giugno
Ferrovia: diffuse in Puglia, hanno una polpa molto succosa e la loro raccolta inizia a Giugno
Marca: queste ciliegie vengono utilizzate per la produzione di conserve come le ciliegie sotto spirito e sciroppate, il loro colore è giallo-rosso
Anella: ciliegie la cui caratteristica è data da una polpa succosa e croccante e da un colore rosso scuro, la possiamo trovare dal mese di giugno. 
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Proprietà
Le ciliegie sono composte per l'80% circa da acqua, zuccheri, proteine (piccola percentuale), vitamine A e C, potassio, fosforo, calcio, ferro, sodio e magnesio.
Di sapore dolce, sono un frutto che possono mangiare anche i diabetici, grazie alla presenza del levulosio, uno zucchero che non ha controindicazioni per la malattia.
In esse sono presenti i flavonoidi, sostanze molto utili nella lotta ai radicali liberi, che svolgono un ruolo primario nel processo di rallentamento dell'invecchiamento delle cellule del nostro organismo. Inoltre, i flavonoidi, in combinazione con le vitamine A e C, l'assunzione di ciliegie stimola la produzione di collagene, apportando così innumerevoli benefici alla nostra pelle.
La ciliegia fresca ha proprietà depurative e disintossicanti, oltre a quelle diuretiche e lassative che fanno della ciliegia un frutto molto utile in caso di gonfiore a livello addominale.
Da sottolineare la presenza di acido malico, che, con le sue proprietà, è in grado di favorire la digestione degli zuccheri e l'attività epatica.
In ultimo ribadiamo gli importanti benefici che il consumo di ciliegie apporta al cuore ed al sistema circolatorio in generale; è stato infatti confermato, in base ad esperimenti su topi svoltisi nel Michigan (USA), che il loro consumo ridurrebbe di molto la percentuale di colesterolo nel nostro organismo grazie alla presenza di sostanze antiossidanti.
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Preparazione e Conservazione
Le ciliegie vanno conservate in frigorifero, in un sacchetto di plastica bucherellato (sono soggette a disidratarsi velocemente)e si conservano 2-3 giorni se la polpa risulta un po’ molle mentre qualche giorno di più se è soda.
In frigorifero dobbiamo tenere le ciliegie lontano da alimenti aromatici, in quanto questi frutti assorbono gli odori.
Possiamo anche congelarle, con o senza nocciolo, coperte da un po’ di zucchero: in questo caso poi il loro uso è da destinarsi alla cottura.
In commercio si possono trovare anche le ciliegie disidratate: in questo caso le conserveremo in un contenitore ben chiuso, in luogo fresco e asciutto, e possono durare un anno circa.
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Cucina
In cucina le ciliegie si possono usare crude al naturale, aggiunte alle macedonie, a sorbetti, gelati e budini. Sono le protagoniste per la preparazioni di dolci al cucchiaio, crostate e dolci con frutta candita. Con le ciliegie si producono inoltre sciroppi, marmellate, succhi, mostarde, vini e acqueviti (in Italia ricordiamo il maraschino e il ratafià, in Alsazia il Kirsch). Il vino aromatizzato prodotto con questo frutto, si accompagna benissimo con i dolci al cioccolato.
Si possono mettere anche sotto spirito, ma per i più golosi basta tuffarle nel cioccolato fondente fuso.
Infine le ciliegie vengono utilizzate anche in accompagnamento ad alcuni piatti di selvaggina.
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Valori nutrizionali per 100 grammi
di ciliegie fresche
Calorie 63 kcal 
Grassi 0,2 gr
Carboidrati 16,01 gr
Proteine 1,06 gr
Fibre 2,1 gr
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Curiosità
Il ciliegio è un albero che i giapponesi venerano come simbolo della grazia, della femminilità e della cortesia. A molte fanciulle è dato appunto il nome di Fior di Ciliegio.
Yoshino (le cui colline in primavera si colorano del rosa pallido degli alberi in fiore) è la città d'origine dei ciliegi giapponesi: la leggenda racconta che gli alberi furono piantati nel VII secolo d.C. dal sacerdote En-no-Ozuno, che si dice avesse scagliato una maledizione contro chiunque osasse abbaterli.
Comunque sia andata, gli yamazakura sono alla radice di centinaia di ibridi ottenuti in seguito, e sono divenuti la varietà giapponese per eccellenza; l'Imperatrice Jito (645-702) veniva qui per ammirarne la fioritura. 
Una leggenda sui fiori di ciliegio proveniente dal Giappone racconta che un tempo i fiori di ciliegio erano tutti bianchi; a colorarli di rosa è stato il sangue dei samurai caduti in battaglia, sepolti per ordine dell’imperatore, o quello dei samurai che sceglievano di suicidarsi: quando il loro codice imponeva loro di farlo, infatti, sceglievano di togliersi la vita proprio sotto gli alberi di ciliegio.

Per gli antichi Sassoni i vecchi alberi di ciliegio ospitavano divinità campestri capaci di proteggere i campi.
Per gli inglesi, sognare ciliegi è invece presagio di sfortune e sciagure, mentre per i finlandesi il rosso delle ciliegie è simbolo del peccato.
Pianta consacrata a Venere, i suoi frutti portano fortuna agli innamorati; una credenza siciliana afferma che, posati in coppia intorno alle orecchie come orecchini, attirino inesorabilmente i baci; e le dichiarazioni d’amore fatte sotto i suoi rami avranno sempre fortuna.

"Ti porterò dalle montagne fiori allegri, copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci. 
Voglio fare con te 
ciò che la primavera fa con i ciliegi." 
(Pablo Neruda) 

Fonti: giallozafferano.it, cucina-naturale.it, mr.loto.it, assonews.it

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