venerdì 22 marzo 2013

Cucinare gli...Agretti

Sono arrivati i nostri Agretti! Andate a farne incetta al 
Mercato Laurentino, BOX n°2 ORTO DEL QUINTO
Siamo aperti da Martedì a Sabato dalle 7:30 alle 13:30 
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Frittata d'Agretti
Storia
Nel 1535 fu preparata presso la certosa di Padula una frittata con ben mille uova in onore di Carlo V di Spagna che sostò presso la certosa con il suo esercito di ritorno vittorioso dalla battaglia di Tunisi!
In quest'occasione non serviranno tutti questi ingredienti, ma la frittata d'agretti è, in ogni caso, un piatto regale! E quindi..cominciamo!
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Ingredienti per 6 persone
250 g di Agretti, o Barba di Frate
6 Uova Grandi
200 g di Primosale
50 g di Speck
6 cucchiai di Olio d'Oliva
30 g di Parmigiano Reggiano
Sale e Pepe

Preparazione
Pulite gli agretti, (vedere qui come fare) quindi portatela lessatela in una pentola con dell’acqua salata per una decina di minuti.
Scolatela bene, ponetela su un tagliere e tagliatela in pezzi grossolanamente, lasciando i fili ancora piuttosto lunghi; tritate poi lo speck e riducete il primosale in pezzi puttosto grossi in modo che anche dopo la cottura si sentirà in bocca la consistenza di questo delicato formaggio.
In una ciotola sbattete le uova, aggiungete gli agretti, il parmigiano, il primosale , lo speck e infine salate e pepate a piacere e amalgamate tutti gli ingredienti con l'aiuto di una forchetta.
Mettete in una padella l’olio e fatelo scaldare, quando sarà caldo versateci il composto, coprite con un coperchio.
Fatela cuocere per una decina di minuti a fuco medio basso e poi, aiutandovi con il coperchio, girate la frittata, capovolgendola e facendola scivolare di nuovo nella padella.
Lasciate cuocere per altri 5 minuti sull’altro senza coperchio.
Tagliate la frittata a fette, se decidete di servirla come secondo piatto o piatto unico, oppure in cubetti se la vi servirà per arricchire il buffet di un aperitivo fra amici.
Il bello di questa ricetta è che potrete modificare gli ingredienti a piacere scegliendo ciò che avete in frigorifero: vedrete che piacerà tantissimo anche ai bambini! (Fonte)
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Branzino marinato al Timo con Barba di Frate
Ingredienti per 4 persone2 Spigola
300 g di barba di frate
1 limone
2 spicchi di aglio
1 cucchiaino di coriandolo in grani
1 rametto di timo
1 aceto di vino bianco
olio
sale
e pepe

Preparazione
Squamate i pesci, eliminate pinne e interiora, divideteli in 2 filetti (oppure chiedete di fare questa operazione al venditore).Lavateli con cura, asciugateli e sistemateli in una pirofila. Insaporite il pesce con l’aglio tritato e il timo sfogliato stemperati in 2 cucchiai d’olio, poi unite una macinata di pepe, i grani di coriandolo schiacciati e un pizzico di sale.  
Rigirate delicatamente i filetti più volte, copriteli e lasciateli marinare per almeno un’ora. Mondate con cura la barba di frate e lessatela per 5 minuti in abbondante acqua bollente.  
Scolatela, tagliatela a pezzetti e conditela con un po’ della scorza grattugiata e del succo del limone, un pizzico di sale e un cucchiaio d’olio. 
Scaldate una padella col fondo spesso,stendetevi i filetti di pesce adagiandoli dalla parte della pelle, versate anche la marinata, coprite e cuocete per 10 minuti circa a calore alto. Dopo 3-4 minuti bagnate col vino bianco e fate sfumare.
Trasferite il pesce nei piatti ricoprendolo col fondo di cottura, contornatelo con la barba di frate e portatelo subito a tavola.(Fonte)
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Torta salata con Barba di Frate, Salmone e Scamorza Affumicata
Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia
350 gr di barba di frate
250 gr di salmone affumicato a fette
250 gr di scamorza affumicata
2 uova
sale e pepe bianco qb

Preparazione
Mondate gli agretti e sbollentateli in acqua bollente non salata per circa 10 minuti. Scolateli e lasciateli raffreddare per qualche minuto in una boule.
Nel frattempo sbattete le uova, aggiungendo il sale e il pepe.
Una volta che gli agretti si sono raffreddati aggiungete le uova sbattute e parte della scamorza a cubetti (lasciate delle fette per ricoprire la superficie della torta salata).
Stendete il rotolo di pasta in una tortiera lasciando i bordi alti.  
Foderate il fondo della pasta sfoglia con uno strato di salmone, poi versate il composto di barba di frate, scamorza e uova. 
Stendete ancora uno strato di fette di salmone affumicato e terminate con uno strato di fette sottilissime di scamorza.
Infornate a 180° per 30 minuti circa.
Un piatto unico, ma tagliato a quadrotti può anche arricchire un buffet di aperitivo.(Fonte)

Buon Appetito!

giovedì 21 marzo 2013

Stagione di...Agretti

Sono arrivati i nostri Agretti! Andate a farne incetta al 
Mercato Laurentino, BOX n°2 ORTO DEL QUINTO
Siamo aperti da Martedì a Sabato dalle 7:30 alle 13:30 
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Gli Agretti, detti anche...
Barba del negus, miniscordi, senape dei monaci, finocchi di mare, bacicci, soda, ruscano, roscano, riscolo, lischi..!
Il suo nome più comune deriva proprio dal sapore leggermente acre.
Sono le piantine giovani della "Salsola soda", di provenienza mediterranea.
E' una verdura tipica della tradizione Kasher, utilizzata nei pranzi che vengono fatti per lo Shabbat, il giorno di riposo domenicale, nei mesi di primavera.
La tradizione giudaica del consumo di questo ortaggio risale ai tempi antichissimi ed è mantenuta viva soprattutto nella comunità ebraica romana.
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Proprietà
Gli agretti sono ricchi di potassio, caroteni, vitamina C e B3 e soprattutto calcio. Proprio per la loro composizione nutrizionale sono molto diuretici, rimineralizzanti e depurativi. Grazie al contenuto di sali minerali e clorofilla, gli agretti facilitano l’eliminazione delle scorie e depurano il sangue da colesterolo e trigliceridi.
Sono rinfrescanti e leggermente tonici.
Per sfruttare al meglio le loro caratteristiche nutrizionali, l’ideale sarebbe consumarli ogni giorno per un mese, ben lavati, scottati al vapore.
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Cucina
Gli Agretti costituiscono un ottimo contorno ed accompagnamento a svariate portate.
Il suo uso alimentare è documentato fin dal XVII secolo da un botanico abruzzese che così scrive a proposito delle erbe commestibili della regione che sarebbero state ignorate dagli autori latini e rinascimentali:
“... non di meno fosse insalata dalle piante, e dai rami di lei, mentre son teneri, bolliti però nell'acqua, ma con breve cottura, e mangiansi conditi con olio, con salse e con aglio pesto, e distemperate nell'aceto.
Usasi mangiare ancora in minestra né giorni magri, spartiti in minute particelle, e con herbette odorifere, con pepe e con succo di arancio conditi, e non tanto è grata accomodato in questa maniera quanto è rincrescevolo cotto in brodo di carne. L'insalata di quest'herba è una di quelle che si usano per saziarsene, per non haver poi a mangiar assai de' rimanenti cibi della cena, perché riempie lo stomaco, sazia e di facile digetione”.
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Preparazione e Conservazione
Una volta eliminata la parte vicina alle radici, si privano della terra lavandoli piu' volte e si lessano quindi in acqua bollente salata; giunti a cottura, si scolano accuratamente e si passano nell'acqua fredda (cosi' il colore restera' piu' brillante).
L'ideale per assaporarne al meglio il gusto e' quello di mangiarli conditi semplicemente con olio e limone; ma si possono anche unire alla pasta precedentemente lessata (ottimi in questo caso gli spaghetti), saltando il tutto in padella con dell'olio insieme ad una manciata di pinoli ed un'abbondante spolverata di parmigiano grattugiato.
Se non cucinata si conserva in frigorifero nel cassetto della verdura o in altro luogo fresco ed asciutto per non più di qualche giorno.
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Valori Nutrizionali per 100g
Calorie: 17 kcal
Grassi: 0.2 g
Carboidrati: 2.2 g
Proteine: 1.8 g
Fibre: 2.3 g
Acqua: 92.3 g

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Curiosità
In passato curiosamente veniva anche utilizzata come fonte di sodio.
Infatti, la combustione della pianta era uno dei principali metodi per ottenere il carbonato di sodio o soda.
Il composto alcalino veniva utilizzato per la lavorazione del vetro (queste piante venivano coltivate in piena Laguna, a Venezia, per dare la materia prima alle vetrerie della città, molto famose), per la produzione del sapone e per altri vari scopi. Dalle ceneri ricavate dalla combustione, si può ottenere soda in percentuale pari al 30%.

Fonti: cucina-naturale.it, Alimentipedia, Ricette e Cooking,Tuscia in Tavola