giovedì 21 marzo 2013

Stagione di...Agretti

Sono arrivati i nostri Agretti! Andate a farne incetta al 
Mercato Laurentino, BOX n°2 ORTO DEL QUINTO
Siamo aperti da Martedì a Sabato dalle 7:30 alle 13:30 
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Gli Agretti, detti anche...
Barba del negus, miniscordi, senape dei monaci, finocchi di mare, bacicci, soda, ruscano, roscano, riscolo, lischi..!
Il suo nome più comune deriva proprio dal sapore leggermente acre.
Sono le piantine giovani della "Salsola soda", di provenienza mediterranea.
E' una verdura tipica della tradizione Kasher, utilizzata nei pranzi che vengono fatti per lo Shabbat, il giorno di riposo domenicale, nei mesi di primavera.
La tradizione giudaica del consumo di questo ortaggio risale ai tempi antichissimi ed è mantenuta viva soprattutto nella comunità ebraica romana.
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Proprietà
Gli agretti sono ricchi di potassio, caroteni, vitamina C e B3 e soprattutto calcio. Proprio per la loro composizione nutrizionale sono molto diuretici, rimineralizzanti e depurativi. Grazie al contenuto di sali minerali e clorofilla, gli agretti facilitano l’eliminazione delle scorie e depurano il sangue da colesterolo e trigliceridi.
Sono rinfrescanti e leggermente tonici.
Per sfruttare al meglio le loro caratteristiche nutrizionali, l’ideale sarebbe consumarli ogni giorno per un mese, ben lavati, scottati al vapore.
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Cucina
Gli Agretti costituiscono un ottimo contorno ed accompagnamento a svariate portate.
Il suo uso alimentare è documentato fin dal XVII secolo da un botanico abruzzese che così scrive a proposito delle erbe commestibili della regione che sarebbero state ignorate dagli autori latini e rinascimentali:
“... non di meno fosse insalata dalle piante, e dai rami di lei, mentre son teneri, bolliti però nell'acqua, ma con breve cottura, e mangiansi conditi con olio, con salse e con aglio pesto, e distemperate nell'aceto.
Usasi mangiare ancora in minestra né giorni magri, spartiti in minute particelle, e con herbette odorifere, con pepe e con succo di arancio conditi, e non tanto è grata accomodato in questa maniera quanto è rincrescevolo cotto in brodo di carne. L'insalata di quest'herba è una di quelle che si usano per saziarsene, per non haver poi a mangiar assai de' rimanenti cibi della cena, perché riempie lo stomaco, sazia e di facile digetione”.
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Preparazione e Conservazione
Una volta eliminata la parte vicina alle radici, si privano della terra lavandoli piu' volte e si lessano quindi in acqua bollente salata; giunti a cottura, si scolano accuratamente e si passano nell'acqua fredda (cosi' il colore restera' piu' brillante).
L'ideale per assaporarne al meglio il gusto e' quello di mangiarli conditi semplicemente con olio e limone; ma si possono anche unire alla pasta precedentemente lessata (ottimi in questo caso gli spaghetti), saltando il tutto in padella con dell'olio insieme ad una manciata di pinoli ed un'abbondante spolverata di parmigiano grattugiato.
Se non cucinata si conserva in frigorifero nel cassetto della verdura o in altro luogo fresco ed asciutto per non più di qualche giorno.
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Valori Nutrizionali per 100g
Calorie: 17 kcal
Grassi: 0.2 g
Carboidrati: 2.2 g
Proteine: 1.8 g
Fibre: 2.3 g
Acqua: 92.3 g

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Curiosità
In passato curiosamente veniva anche utilizzata come fonte di sodio.
Infatti, la combustione della pianta era uno dei principali metodi per ottenere il carbonato di sodio o soda.
Il composto alcalino veniva utilizzato per la lavorazione del vetro (queste piante venivano coltivate in piena Laguna, a Venezia, per dare la materia prima alle vetrerie della città, molto famose), per la produzione del sapone e per altri vari scopi. Dalle ceneri ricavate dalla combustione, si può ottenere soda in percentuale pari al 30%.

Fonti: cucina-naturale.it, Alimentipedia, Ricette e Cooking,Tuscia in Tavola

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