domenica 21 aprile 2013

Cucinare le Fave

  Ancora FAVE dopo il 1°Maggio! Andate a farne incetta al 
Mercato Laurentino, BOX n°2 ORTO DEL QUINTO
Siamo aperti da Martedì a Sabato dalle 7:30 alle 13:30 
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Sono avanzate le Fave e non sapete più come cucinarle?
Ecco delle ricette per cucinare come polpette!

Frittelle di Fave
Ingredienti per 4 persone
150 gr di fave fresche sgusciate
30 gr di pancetta
1 scalogno
30 gr di prosciutto crudo
3 uova
Grana grattugiato
Mezzo dado da brodo
30 gr di burro
Olio
Sale
Preparazione
Fate bollire dell’acqua, buttatevi le fave e scottatele per 10 minuti
Poi scolatele e togliete alle fave la guaina esterna (prendendo tra l’indice e il pollice il seme che sguscerà rapidamente fuori dalla guaina dura.) 
Mondate e tritate gli scalogni, fateli appassire in una padella con il burro e due cucchiai di olio, poi unite le fave nel soffritto, fatele ben insaporire e sbriciolatevi sopra mezzo dado. 
Bagnate con un mestolo di acqua calda e cuocete a fuoco vivo, per far rapidamente asciugare il liquido. 
Ora passate le fave al passaverdure, raccogliendo il passato in una terrina. 
Tritate la pancetta e il prosciutto e uniteli al passato; aggiungete quindi 4 cucchiai di grana grattugiato e i soli tuorli delle uova, uno alla volta. 
Montate a neve densa gli albumi avanzati, con una presina di sale, e incorporateli alla preparazione, sollevandola con delicatezza dal basso verso l’alto e non mescolando in senso rotatorio, per non far smontare gli albumi. 
Fate scaldare nella padella dei fritti con cestello almeno mezzo litro di olio: prelevate a cucchiaiate il composto e fatelo cadere delicatamente nell’olio ben caldo. 
Mettetene poche per volta, in modo che possano nuotare nell’olio e dorarsi da tutte le parti.
Quando avranno preso colore, sgocciolatele con il cestello e trasferitele su carta assorbente a perdere l’unto. 
Continuate a friggere fino a esaurimento del composto, tenendo in caldo le frittelle pronte. Quando avrete finito di friggere, cospargete di sale e servitele ben calde.(Fonte)
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Polpette di Fave e Feta
Ingredienti

400 g Fave 
80 g Feta
200 g Insalata Misticanza 
1 n Limoni qb
Olio Di Oliva Extravergine qb 
Olio Di Semi Di Arachidi
2 cucchiai di Pane Grattugiato
1 n Scalogno
1 n Uovaqb Sale, Farina qb.

Preparazione 
Tieni da parte una manciata di fave, cuoci le rimanenti in acqua bollente per 15 minuti, scolale, passale col passaverdura montato con il disco a fori piccoli e raccogli la purea in una ciotola.
Sciacqua la feta sotto l'acqua, asciugala e sbriciolala con le mani a piccoli tocchetti. Sbuccia lo scalogno e tritalo finemente.
Mescola il passato di fave con la feta, una presa di sale, l'uovo, il pangrattato e lo scalogno tritato. Con le mani inumidite forma delle polpettine della grandezza di una noce, passale nella farina, schiacciale leggermente e cuocile mezzo minuto per lato in una padella antiaderente con un dito di olio di arachide ben caldo.
Scola le polpette e lasciale riposare qualche secondo su fogli di carta assorbente per fritti; suddividi l'insalata in 4 ciotole, unisci le polpette e condisci il tutto con 2 cucchiai di olio emulsionati con una presa di sale e il succo di limone.
Completa il piatto con le fave tenute da parte.(Fonte)

Buon Appetito!

sabato 20 aprile 2013

La Ricetta delle Fave

Sono arrivate le nostre FAVE! Andate a farne incetta al 
Mercato Laurentino, BOX n°2 ORTO DEL QUINTO
Siamo aperti da Martedì a Sabato dalle 7:30 alle 13:30 
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Ed ecco le due ricettine che distribuiremo al Banco!
Potete pure scaricarla gratuitamente a questo link!

La Frittedda
Ingredienti per 4 persone
300 g di Fave fresche sgusciate
Finocchietto Selvatico
Cipolla
Sale e Pepe q.b.

Preparazione
Pulite i Carciofi, tagliateli a fette non troppo sottili e
metteteli a bagno in acqua con succo di Limone per non farli annerire.
Affettate la Cipolla e fatela soffriggere nell’Olio,
aggiungete le Fave, i Piselli, i Carciofi scolati e il
Finocchietto tagliato a pezzetti.
Lasciate rosolare qualche minuto, salate, pepate e aggiungete acqua calda sufficiente a ricoprire le verdure. Portate a cottura.
Suggerimenti: Si puo mangiare in questo modo, o con delle Uova affogate dentro, oppure aggiungere della Pasta del formato preferito.
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Fave e Yogurt
Ingredienti per 4 persone
750 g di Fave fresche  
4 cucchiai di Riso
1 bicchiere di Yogurt
1 Uovo sbattuto
1 spicchio di Aglio tritato
Sale e Pepe q.b.

Preparazione
Lessare separatamente le Fave fresche e 4 cucchiai di Riso. 
Scolarli e mescolarli mentre sono ancora caldi.
Condirli con Sale, Pepe, uno spicchio di Aglio tritato e un bicchiere di Yogurt.
Unire un Uovo sbattuto e rimettere il tutto al fuoco sempre rimescolando.
Quando la salsa inizia ad addensarsi il piatto è pronto.
Si può servire caldo o freddo.

Buon Appetito!

venerdì 19 aprile 2013

Cucinare le Fave

Sono arrivate le nostre FAVE!
Andate a farne incetta al
Mercato Laurentino, BOX n°2 ORTO DEL QUINTO!
Siamo aperti da Martedì a Sabato dalle 7:30 alle 13:30
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La primavera fa venire la voglia di mangiare verdure fresche e gustose!
E allora proviamo...

L’insalata Nizzarda (Salade niçoise),
tipica ricetta provenzale originaria di Nizza, è una preparazione dalle caratteristiche mediterranee, formata da verdure crude dal gusto molto deciso, che racchiudono tutto il sapore del sole.

Ingredienti per 4 persone
250 gr di Fave sgranate (o 4 cuori di Carciofo)
8 filetti d'acciughe sott'olio
250 gr di Tonno sott'olio
60 gr di Olive nere denocciolate
1 Peperone Verde piccolo
1 Peperone Giallo piccolo
1 Cetriolo grosso
4 Pomodori Rossi e sodi (400 gr ca)
4 Uova Sode
2 spicchi d'Aglio
10 foglie di Basilico
1/2 bicchiere d'Olio EVO
Sale e Pepe qb

Preparazione
Ponete a rassodare 4 uova in un pentolino contenente dell’acqua bollente, poi lasciatele raffreddare, togliete il guscio e tagliate ognuna di esse in 4 spicchi.
Lavate i pomodori, tagliate ognuno di essi in 8 spicchi, poneteli in una ciotola, cospargeteli con del sale e lasciateli riposare; sbucciate il cetriolo, tagliatelo a fettine sottili, ponetelo in una ciotola, cospargete anch’esso di sale e lasciatelo riposare.
Nel frattempo mettete i peperoni sotto al grill del forno rigirandoli bene in modo che la pelle si scotti uniformemente: quando si sarà ben macchiata, togliete i peperoni dal forno, metteteli in un sacchetto di plastica chiuso e lasciateli li dentro ad intiepidire, dopodiché estraeteli , togliete loro la pelle e tagliateli a striscioline (potete anche aggiungere i peperoni crudi all’insalata, senza scottarli).
Estraete le fave dal loro baccello: se sono piccole e tenere togliete solo la protuberanza attaccata sopra ognuna di esse, se invece sono più grosse togliete il primo strato di pellicina più dura (potete scegliere di aggiungerle all’insalata crude o scottarle in acqua bollente).
Mondate e tagliate a fettine sottili i cipollotti freschi (potete usare anche della cipolla di Tropea, se di stagione); tagliate i filetti di acciughe a pezzetti e sgocciolate il tonno che sbriciolerete con una forchetta.
Pulite con un panno umido le foglie di basilico e spezzettatele grossolanamente con le dita.
Aggiungi didascalia
Prendete un’insalatiera, metteteci dentro i pomodori e i cetrioli sgocciolati, gli spicchi d’aglio tagliati a metà (che alla fine, dopo aver ben mescolato l’insalata toglierete),le fave, i cipollotti, i peperoni a filetti, le olive, le acciughe, il tonno e condite con dell’olio extravergine di oliva, e pepe nero macinato al momento; fate attenzione con il sale, in quanto l’insalata nizzarda, che contiene già le acciughe, potrebbe risultare troppo salata.
Mescolate delicatamente tutti gli ingredienti, aggiustate eventualmente ancora il sale e poi distribuite sull’insalata le uova sode.
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Curiosità
A Nizza pare che non sia assolutamente ammesso condire l’insalata nizzarda con l’aceto, e che altrettanto sconveniente sia aggiungere ogni sorta di verdura a casaccio nella preparazione; in particolar modo, essendo un’insalata di verdure crude, non sono ben accetti fagiolini e patate lessate.(Fonte)

Buon Appetito!

giovedì 18 aprile 2013

Stagione di...Fave

Secondo Plinio, le fave contenevano le anime dei defunti e venivano usate quindi nel culto dei morti come "incantesimi protettori".

Sono arrivate le nostre FAVE!
Andate a farne incetta al
Mercato Laurentino, BOX n°2 ORTO DEL QUINTO!
Siamo aperti da Martedì a Sabato dalle 7:30 alle 13:30
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La fava è il frutto di una pianta erbacea (Vicia faba) che appartiene alla famiglia delle Leguminose.
Le varietà che possiamo trovare sono:
la precoce d’Aquitania che è la varietà di fava migliore, l’Aguadolce e la Siviglia molto produttiva e precoce.

Storia

Si pensa che le fave, non avendo la necessità di essere cotte per essere consumate, siano state tra i primi legumi che l’uomo abbia mangiato, addirittura prima del 3000 a.C.
Si sono trovate delle fave nei resti di villaggi neolitici in Svizzera, come in tombe egiziane risalenti al 2400 a.C.

La fava si dice originaria dell’Africa settentrionale e in Cina, già 5.000 anni fa, veniva usata come alimento.
Successivamente la sua coltivazione si diffuse anche tra gli Egizi, i Greci e i Romani.
Oltretutto in Grecia, le fave venivano usate in politica nelle votazioni per confermare un “progetto di legge”: le fave bianche indicavano consenso positivo, quelle nere, negativo.

Tra i romani le fave ebbero un grande successo, tanto che venivano mangiate anche crude assieme al baccello quando erano particolarmente tenere; una delle famiglie più importanti della storia di Roma, cioè i Fabi, si dice che prese il proprio nome dalla fava.

Ma nell’epoca imperiale la fava subì un crollo e divenne il cibo di mero appannaggio delle classi povere.

Così, per tutto il Medio-Evo e fino al secolo scorso, le fave secche, cotte in svariati modi, hanno costituito la principale base proteica alimentare di molte popolazioni, specialmente di quelle meridionali d’Italia.

In America le fave vennero introdotte dopo la scoperta di Cristoforo Colombo e tutt’ora si coltivano ampiamente nelle regioni dell’America latina.
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Cucina
Conservazione
Per essere consumata, la fava fresca va tolta dal baccello e poi si deve procedere nell'eliminazione dell'escrescenza posta lateralmente alla fava.
Una volta sbucciate le fave fresche sono molto delicate, si conservano in frigorifero al massimo 2-3 giorni;
in alternativa, possiamo sbollentarle (all’incirca per 4-5 min), farle raffreddare, riporle in sacchetti ben chiusi e congelarle.

Consumo
La fava si può consumare sia cotta che cruda.
Cruda, si accompagna generalmente con del formaggio pecorino, pancetta, salame o semplicemente con pane e cipolle; cotta è usata invece per la preparazione di zuppe e minestre.

Le fave secche private del tegumento vengono bollite senza ammollo preventivo e rammolliscono fino a diventare un purè, si consumano solitamente con verdure amarognole come la cicoria. Mentre le fave secche con il guscio vanno cotte dopo un ammollo di parecchie ore, come per i fagioli e i ceci.

La più diffusa preparazione prende il nome di fave alla senese e prevede una cottura di almeno quaranta minuti con pancetta, aglio, prezzemolo e, naturalmente, olio, sale, pepe e un po' di brodo per bagnarle di tanto in tanto e consentire una cottura abbastanza prolungata: alla fine le fave saranno molto morbide e il liquido ritirato.

Le fave fresche possono anche essere arrostite dopo essere state incise, come si fa con le caldarroste.

In Spagna un piatto tipico cucinato con le fave è la fabada, (salsiccia in umido), in cui le fave sostituiscono i fagioli, nella preparazione.


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Proprietà
Le fave forniscono al nostro organismo una buona quantità di potassio, magnesio, ferro, selenio, rame e zinco; inoltre sono ricche di proteine, vitamine, fibre e sali minerali.
Le fave sono tra tutti i legumi il meno calorico ma comunque con un alto potere nutritivo; sono particolarmente indicate per contrastare l'anemia.
Nelle fave fresche è presente un aminoacido chiamato L-dopa che pare abbia la proprietà di alzare la concentrazione di dopamina nel cervello; questa sostanza è presente in alcuni farmaci utilizzati per la cura del morbo di Parkinson. Alcuni pazienti sostengono che i benefici effetti delle fave sul Parkinson durerebbero di più rispetto a quelli dei farmaci.
La presenza abbondante di fibre alimentari favorisce l'attività dell'intestino contribuendo all'eliminazione di tossine e scorie; la vitamina C invece, oltre che a proteggere l'organismo dalle malattie permette anche l'assorbimento del ferro contenuto nelle fave stesse.
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Curiosità
Il cibo dei Morti
Nell’antichità le fave erano il cibo rituale dedicato ai defunti e venivano servite come piatto principale nei banchetti funebri.
I Romani le consideravano sacre ai morti e ritenevano che ne contenessero le anime, molto probabilmente questa credenza era legata ai caratteri botanici della pianta: le sue lunghe radici che affondano in profondità nel terreno; il suo lungo stelo cavo, secondo le credenze popolari faceva da tramite tra il mondodei morti e quello dei vivi, ma erano soprattutto i suoi fiori bianchi con sfumature violacee e con una caratteristica macchia nera, a ricordare la lettera greca theta, lettera iniziale della parola greca thànatos che significa morte.

In seguito con l’avvento del Cristianesimo la tradizione popolare muto’ dal mondo Romano questo uso delle fave, e cosi’ a seguire nel X secolo le fave divennero cibo di precetto nei monasteri durante le veglie di preghiera per la Commemorazione dei Defunti.
Per la stessa ricorrenza vennero usate come cibo da distribuire ai poveri o da cuocere insieme ai ceci e lasciare a disposizione dei passanti agli angoli delle strade.
In Toscana, in Veneto e in Calabria era tradizione recarsi al cimitero e mangiare fave sulle tombe dei propri cari.
In Liguria piatto tipico del 2 novembre era lo “stoccafisso e bacilli”, stoccafisso con le fave, mentre nel Veneto erano le “faoline”, semplici fave, e in Sicilia le “fave a coniglio“, che venivano lesse con aglio e origano.
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Un Dolce regionale
Le Fave Triestine sono invece tutt'altra cosa!
Dagli archivi di una delle più antiche pasticcerie triestine, la Pasticceria Pirona fondata il 1 gennaio 1900, risulta che le fave entrarono a far parte delle golosità di Trieste all'epoca dell'inaugurazione del Castello di Miramare.
Dolci, rotonde, a base di mandorle, dalla dimensione di una piccola ciliegia, del colore bianco naturale, rosa o marron, apparivano verso la metà di ottobre in tutte le vetrine di pasticceria. Anche oggi le fave sono il dolce tipico nella ricorrenza della festività dei morti, quando le vetrine delle pasticcerie si riempiono di sacchettini marrone, rosa o bianchi.
Nelle ricette originarie, a cui i migliori pasticcerie si attengono ancora, le mandorle venivano macinate e lasciate asciugare per due giorni in un canto del focolare, per poi essere amalgamate a zucchero, uova e alcool.
L'amalgama ottenuto veniva poi divisa in tre parti alle quali si aggiungevano cedro per le fave bianche, cacao per quelle marroni e olio di rose per quelle rosa, lasciandole infine tostare in forno appena tiepido.

Fonti: giallozafferano.it, mr-loto.it, agraria.org, cibo360.it,

lunedì 1 aprile 2013

Tra le UOVA...

Se non abbiamo ancora la"Gallina dalle UOVA D'ORO" è sempre
meglio "un'UOVO oggi che una Gallina domani!"

"Una leggenda narra di un contadino che possedeva una bella gallina che ogni giorno faceva un uovo d'oro, pensando che nella pancia nascondesse un gran segreto, la uccise per guardare come era fatta, ma trovò che dentro era come tutte le altre galline.
Si dice quindi che il buonsenso fu ucciso dalla scienza, sua figliola, per veder come era fatto."

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Menù PASQUALE

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Antipasti
"Al nasa al temp e al camina in s'i ov"

Uova sul Prato
Ingredienti per 3 persone
6 pomodori medi
6 uova
1 lattuga
maionese
1 acciuga
20 gr. di capperi
20 gr. di burro
olio extravergine d'oliva
limone
sale e pepe

Preparazione
Rassodate le uova, scolatele dopo 10 minuti. Raffreddateli in acqua fredda per fermare la cottura e sgusciateli.
Tagliate una calotta dalla parte meno appuntita e estraete il tuorlo.
Mettete tutti i tuorli in una terrina e unitevi l'acciuga lavata diliscata, tritata insieme con i capperi, e il burro ammorbidito.
Lavorate bene col cucchiaio di legno in modo da ottenere un impasto omogeneo con cui riempirete le uova.
Tagliate l'insalata a striscioline, isponetela sul piatto di servizio e conditela con una salsa di olio, limone, pepe e sale.
Lavate i pomodori, tagliateli a metà e scavateli leggermente al centro eliminando la polpa.
Mettete le uova ritte a distanza regolare sull'insalata, ponete mezzo pomodoro su ogni uovo e decorate con qualche puntino di maionese.
Tenete questo piatto pasquale in frigorifero fino al momento di servire.
Potete accompagnare le "uova sul prato" con maionese in salsiera.(Fonte)

Se volete provare un'altra "ricetta classica" provate le Crostatine di Asparagi!
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Primi
"Bevo, pecché ho da magnà l'ovo e bevo pecché ho magnato l'ovo"

Primo di Riso
Pomodori di Riso alla Romana
Ingredienti per 4 persone
Per i pomodori
160 gr riso parboiled
8 grossi pomodori ramati
10 gr foglie di basilico
5 gr prezzemolo
origano
2 spicchi d'aglio
4 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di sale
pepe

Per le patate
600 gr patate
2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
origano
sale e pepe q.b.

Preparazione
Lavare ed asciugare i pomodori, dopo di che tagliare via la calotta superiore a circa 1 cm di altezza dal picciolo.
Svuotare i pomodori dalla polpa interna incidendola prima lungo i bordi con un coltello affilato, mantenendo una distanza di 7/10 mm, e scavando poi con un cucchiaio per estrarla. Conservare la polpa a parte.
Cospargere con un po' di sale l'interno dei pomodori, capovolgerli su una gratella e lasciare riposare per 30 minuti, in modo tale che perdano un po' d'acqua.
Nel frattempo mettere la polpa dei pomodori in un mixer assieme agli spicchi d'aglio sbucciati, il sale, il pepe e l'olio.
Frullare gli ingredienti fino ad ottenere una salsa liscia, dopo di che aggiungere l'origano, il basilico e il prezzemolo tritati.
Aggiungere a questo punto il riso crudo alla salsa di pomodoro, mescolare e lasciare riposare per un paio di ore in frigo in modo tale che il riso inizi ad ammorbidirsi.
Disporre i pomodori svuotati in una pirofila rivestita di carta forno, lasciando un po' di spazio tra un pomodoro e l'altro.
Farcire i pomodori con il riso, riempiendoli fino al margine, condire con un filo d'olio la superficie e richiuderli con la calottina tagliata all'inizio.
Sbucciare le patate e tagliarle a tocchetti, riponendole poi in una ciotola.
Condire le patate con l'olio, il sale, l'origano e il pepe, dare una mescolata ed aggiungerle poi nella stessa pirofila dei pomodori.
Cuocere il tutto in forno a 200° per 50-60 minuti. È consigliabile servirli tiepidi.(Fonte)

Primo Vegetariano
Parmigiana di Melanzane (non Fritte)
Ingredienti
1,5kg di melanzane grosse viola
1 kg di pomodori sanmarzano
400 g di fiordilatte
100 g grana padano
qualche foglia di basilico
sale e pepe q.b.
sale grosso q.b.
olio extravergine d'oliva

Preparazione
Tagliate a fette spesse un centimetro e mezzo, due le melanzane lavate e mettetele a strati in uno scolapasta con del sale grosso. Poggiate sopra un piatto con sopra un peso e lasciatele la notte a perdere l'amaro.
Sciacquatele e strizzatele bene e poi mettetele nel forno a 190° sulla griglia per circa dieci, quindici minuti. Le melanzane dovranno ammorbidirsi ma non scurirsi.
Tuffate i pomodori nell'acqua bollente e teneteli per qualche minuto, poi passateli nel passaverdure e poneteli in una pentola con un filo d'olio, del sale e qualche foglia di basilico. Fate cuocere per mezz'ora.
Affettate la mozzarella e grattugiate il grana. In una teglia mettete un mestolo di pomodoro poi cominciate ad alternare strati di melanzane, mozzarella, salsa di pomodoro e grana grattugiato fino ad esaurimento.
Finite con uno strato di sugo e abbondante formaggio grattugiato.
Mettete in forno a 200° per 45 minuti finché non si sarà fatta una crosta sulla superficie. Fate riposare almeno una mezz'ora prima di servire. (Fonte)

Se volete provare una "ricetta classica" provate gli Spaghetti alla Carbonara romani!
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Secondi
"Qui vole un oeuf vole un boeuf"

Secondi di Carne
Cosce di Pollo ai Carciofi
Ingredienti
8 cosce di pollo
8 carciofi
1 tuorlo
1 limone
1/2 bicchiere di brodo di carne
50 g di burro
1/2 bicchiere di vino bianco
1 spicchio di aglio
Sale e Pepe

Preparazione
Mondate i carciofi, eliminando le foglie esterne e l’eventuale “fieno” all’interno, tagliateli a fette e immergeteli in acqua acidulata con mezzo limone.
In un tegame fate sciogliere il burro, unite l’aglio tritato e le cosce di pollo, e lasciate cuocere a fiamma bassa per 10 minuti.
Alzate la fiamma e bagnate con il brodo, unite i carciofi, salate e pepate, e fate cuocere per altri 10 minuti.
Nel frattempo sbattete il tuorlo d’uovo in una tazza con l’altro mezzo limone e un poco di acqua. Togliete il pollo e i carciofi dal tegame e unite il composto preparato fino a formare una crema.
Disponete pollo e carciofi in un piatto da portata e cospargete con la crema ottenuta. Servite caldo.(Fonte)

Se volete provare una "ricetta classica" pasquale provate la Frittata di Fave Novelle, o i Bocconcini di Agnello agli Asparagi.
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Torte Salate
"ou te caddhrina e vinu te cantina su la meju medicina"

Torta Salata ai Carciofi
Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia
5 carciofi
100 gr di prosciutto cotto
200 ml di latte
3 uova
50 gr di parmigiano
sale e pepe
olio extravergine d'oliva

Preparazione

Pulire i carciofi eliminando le foglie esterne più dure. Tagliate e pulite il gambo e l’estremità più dura lasciando solo i cuori di carciofo e tagliateli a fettine.
Mettete i carciofi tagliati a fettine in una ciotola con acqua e succo di limone e lasciateli in ammollo per una ventina di minuti quindi sgocciolateli e fateli cuocere in padella con un filo d’olio e 1 bicchiere d’acqua per 20 minuti circa.

Salate e aggiungete il prosciutto cotto tagliato a dadini.
Mescolate delicatamente e tenete da parte.
Nel frattempo mescolate il latte con le uova, il parmigiano, sale e pepe.
Rivestite una teglia da forno con la carta forno, stendete uno strato di pasta sfoglia e ricoprire con uno strato di carciofi e prosciutto.
Versate ora il latte con le uova sulla torta salata.
Arrotolare i bordi della torta salata ai carciofi, spennellarli con un pò di latte ed infornare a 180°.
Cuocere la torta salata per 30 minuti o fino a che non risulti dorata.
Lasciar intiepidire la torta salata ai carciofi prima di tagliarla a fette e servire.(Fonte)

Accompagnamento: Per "rompere le uova nel paniere" provate a cucinare il Rustico Pasquale o, se volete provare un'altra "ricetta classica" provate la Torta Pasqualina ligure!
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Per Merenda
"Singula post ova, pocula sume nova"

Lo Schnitte
(tipico dolce Friuliano)
Ingredienti
2 fette di pane duro
1 uovo
1 cucchiaio di vin bianco
una scorza de limone grattata
1 cucchiaio di zucchero
latte q.b.
burro q.b.

Preparazione
Mettiamo su due piatti fondi un poco di latte in uno e la scorza di limone, lo zucchero, l'uovo e il vino. Prendiamo le fette di pane e mettiamole da parte.
Battiamo l'uovo con la forchetta fino a che non sia tutto mescolato.
Prendiamo una piccola fetta di pane e inzuppiamola nel latte; dopo passiamola nel piatto con l'uovo battuto cercando di ricoprire tutta la fetta di pane.
Cuciniamo poi la fetta di pane in padella con un pò di burro fuso.
Ripetiamo l'operazione con l'altra fetta di pane.
Appena pronte spolveriamole di zucchero..la merenda è pronta!(Fonte, in dialetto)

Latte alla Portoghese
Ingredienti
500 ml di latte fresco intero
5 Uova intere
6 cucchiai di zucchero
1/2 bicchierino di vin santo

Preparazione
Sbattere con una forchetta le uova con tre cucchiai di zucchero e il vinsanto.
Aggiungere a filo il latte a temperatura ambiente e mescolare delicatamente.
Mettere sul fondo di uno stampo da budino tre cucchiai di zucchero e fare caramellare sul fuoco. Quando lo zucchero sarà imbrunito, togliere dal fuoco e ruotando lo stampo fare scivolare il caramello per un paio di centimetri sui bordi.
Versare delicatamente il composto di latte e uova nello stampo e mettere in un recipiente da forno più grande. Riempire d’acqua bollente tanto da arrivare a metà altezza dello stampo.
Coprite parzialmente con un coperchio in modo tale che il vapore fuoriesca (aiutarsi con un paio di ferri da spiedini per distanziare il coperchio) e passare in forno a 180° per 1h oppure mettere sul fornello.
Fate raffreddare, mettete in frigo per un paio d’ore e poi capovolgete. (Fonte)
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E per finire...Un DIGESTIVO naturale!

Arance e Mele
Ingredienti
30g scorza di Mela
30g scorza di Arancia
Preparazione
Versare in una tazza di acqua bollente 30 g di buccia di mela e 30 g scorza di arancia. Lasciare in infusione per 10 minuti.
Filtrare e bere quando se ne avverte l’esigenza.

Cicoria
"La Cicoria è una pianta erbacea, perenne con vivaci fiori di colore celeste, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
E’ molto utile in caso di digestione lenta, infatti essa regola le funzioni intestinali, del fegato e dei reni, favorendo la secrezione della bile e la diuresi.
Ha, inoltre, un effetto depurativo e disintossicante".
Ingredienti
40 g di Cicoria
1/2 lt di Latte
Preparazione
Fate bollire delle foglie fresche di Cicoria in mezzo litro di latte.
Bevete in piccole dosi, un cucchiaino alla volta ogni mezz’ora.(Fonte)

Buon Appetito!