lunedì 30 luglio 2012

Cucinare: Il Serpente di Sicilia

Cucinare la Zucca Siciliana! La trovate al
Mercato Laurentino, BOX N°2 ORTO DEL QUINTO!
Siamo aperti da Martedì al Sabato dalle 7:30 alle 13:30
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Il Serpente di Sicilia
Il Serpente di Sicilia, o cucuzza o Zucca Siciliana, non è altro che una zucchina lunga, dalla forma serpeggiante, tipica della Sicilia. 
Un'altra sua particolarità e la lunghezza che può raggiungere e superare i due metri, mediamente lunga 60-80 cm e 6-8 di diametro.
Di sapore dolce, è usata cucinarla sotto forma di minestra estiva o con la pasta, insieme ai tenerumi che sono le foglie della stessa pianta.
La zucchina, come abbiamo detto in precedenza, è il frutto immaturo di una pianta originaria dell'America Meridionale, la Cucurbita pepo.
E' entrata nell'alimentazione dei paesi europei solo agli inizi del secolo scorso.
Ai tempi dei romani esistevano però delle piante della stessa famiglia, del genere Laganaria, utilizzate come attuali zucchine, di questo genere rimane traccia proprio nella zucchina Serpente di Sicilia (Cucurbita  moschata).
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In cucina
La parte edibile di questa zucchina è costituita, oltre che dalla polpa dei frutti,  anche dai semi, ottimi se tostati o, tradizionalmente, salati ed essiccati.
Se non utilizzato come uno zucchino, da zucca la polpa viene utilizzata per varie preparazioni quali gnocchi, risotti, tortelli o ravioli, oppure per preparare zuppe, minestre, creme o vellutate
Può essere consumata lessata o fritta e viene usata come ingrediente anche per alcuni dolci, torte, confetture o mostarde.
La polpa  è ipocalorica, contiene un'alta concentrazione di acqua (94%),  molte fibre  e una bassissima percentuale di zuccheri semplici. 
È particolarmente ricca di vitamina A, C e betacarotene, di sali minerali quali il potassio,  il calcio e il fosforo.
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RICETTA: Minestra estiva
Ingredienti
un paio di zucchette lunghe
pomodorini maturi
alcuni fiori di zucca
1 piccola cipolla
olio extravergine di oliva
peperoncino e sale
basilico fresco

Preparazione
Lavare le zucchette e tagliarle a pezzi, eliminando la buccia  con  un pelapatate.
Far appassire in una casseruola olio, il peperoncino e la cipolla tritata, versare i pomodorini lavati e tagliati. 
Insaporire per qualche minuto e unire la zucchetta, i petali dei fiori tagliati a  striscioline e un po' di basilico. 
Coprire a filo con acqua, mettere il coperchio e portare a bollore. 
Abbassare la fiamma, aggiustare di sale e far cuocere per circa 25/30 minuti (il tempo di cottura dipende dalle  dimensioni della zucchetta).
Servire con basilico e un filo di olio extravergine a crudo. 
Ottima tiepida, magari con crostini di pane, ma anche fredda.(Fonte)
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Buon Appetito!

martedì 24 luglio 2012

Cucinare la frutta: Prugne

Cucinare la Frutta di Stagione! La trovate al
Mercato Laurentino, BOX N°2 ORTO DEL QUINTO!
Siamo aperti da Martedì al Sabato dalle 7:30 alle 13:30
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Prugne
Le prugne sono i frutti della pianta Prunus domestica, un albero appartenente alla famiglia delle Rosacee; le possiamo trovare in commercio sia fresche che secche, anche se quest'ultime hanno una concentrazione di sostanze con proprietà antiossidanti superiori a quelle fresche.
Alle prugne è associata principalmente un’azione lassativa, ma esse sono anche particolarmente utili per dare più tono alle pelli sensibili e delicate in quanto, oltre a contrastare la secchezza cutanea,rafforzano il sistema circolatorio superficiale e, grazie al notevole livello di antiossidanti contenuti, fanno da barriera ai radicali liberi
Le prugne sono ideali per combattere i segni dell’età, per chi ha la pelle particolarmente secca o soffre di couperose. (Fonti: mr.Loto, cucina_naturale)
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Gnocchi de' susini (ricetta friulana)
Ingredienti
1 kg di patate per gnocchi
1 uovo intero
un pizzico di sale
farina q.b. (circa 3 etti)

Per il ripieno
una quindicina di prugne 
zucchero

Per il condimento
abbondante burro
cannella
qualche cucchiaio di pane grattugiato

Preparazione
Lessare le patate, schiacciarle con lo schiaciapatate su una tavola di legno.
Lasciar raffreddare le patate per togliere l'umidità in modo che l'impasto non assorba troppa farina.
Mettere al centro l'uovo intero, un pò di sale, mescolare , aggiugere farina e amalgamare, l'impasto finale deve risultare morbido e non appiccicoso.
Stendere l'impasto con il mattterello a circa mezzo centimetro di spessore, ricavare dei cerchi con un bicchiere, mettere nel centro poco più di mezzo cucchiaino di ripieno e chiudere bene formando una pallina.
Lessare gli gnocchi in abbondante acqua leggermente salata, finchè vengono a galla, scolarli e metterli in una padella in cui avrete fatto rosolare il burro con qualche cucchiaio di pane grattuggiato.
Rigirare bene gli gnocchi, prima di servirli cospargerli con zucchero mescolato a cannella in polvere.(Fonte)

Buon Appetito!

venerdì 20 luglio 2012

Cucinare la Frutta: Smoothies e Succhi

Cucinare la Frutta di Stagione! La trovate al
Mercato Laurentino, BOX N°2 ORTO DEL QUINTO!
Siamo aperti da Martedì al Sabato dalle 7:30 alle 13:30
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Smoothie
Bevanda vitaminica per eccellenza, lo smoothie è una bevanda a base di frutta e verdura, ma non un frullato o un milk-shake: hanno una consistenza più spessa di un frullato, più liquida di una purea, meno fresca rispetto a un sorbetto.
Contrariamente al suo fratello maggiore, il milk-shake, in generale non contiene né latte, né ghiaccio.
Per mescolare gli ingredienti puoi usare un semplice frullatore o un robot da cucina classico.
In base alla consistenza che vuoi dare al tuo smoothie infine, aggiungi dello yogurt o del gelato per ispessire o, al contrario, del latte e dei succhi di frutta per renderlo più liquido. (Fonte)
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Smoothie alla pesca e albicocca
Ingredienti
2 pesche
3 albicocche
150 gr di latte
1 cucchiaio di zucchero
granella di pistacchio

Preparazione
Sbucciare le pesche.Tagliare a pezzettini le albicocche e le pesche.
Unire il latte e lo zucchero.
Frullare bene.
Riempire i bicchieri. Sopra spolverare con la granella di pistacchi.(Fonte) Quì la variante con melone e zenzero e cetriolo e yogurt!
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Succhi di Frutta
I succhi di frutta che possiedono un buon contenuto di sali minerali, vitamine(succo all'arancia) e caroteni (succo alla pesca e all'albicocca) perchè le loro caratteristiche richiamano quelle del frutto di partenza.
Queste bevande possono essere consumate in qualsiasi momento della giornata ottenendone solo che benefici, ancor di più se sono preparati da sé dato che la pastorizzazione, il confezionamento e la conservazione potrebbero diminuire il loro valore nutritivo.
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Succo di Frutta alla Pesca
Ingredienti
1 kg di pesche a polpa gialla 
600 ml di acqua
320 gr di zucchero
succo di mezzo limone

Preparazione
Preparare lo sciroppo portando a bollore l'acqua con lo zucchero.
Non appena raggiunto, far bollire 3 minuti poi tuffare le pesche sbucciate e fatte a spicchi, e cuocere mescolando ogni tanto per 5 minuti.
Spegnere, aggiungere il succo di limone e lasciare riposare un paio di minuti.
Con il minipimer ridurre tutto in purea, poi travasare nelle bottiglie e conservare in frigo.
Da bere ben freddo con ghiaccio e un rametto di menta fresca!
Poi ci sono tre modi per continuare:
1. Preparare il succo e conservare in frigo per il consumo nel giro di qualche giorno.
2. Sterilizzare le bottiglie, asciugarle in forno, travasare il succo, tappare, capovolgere per il sottovuoto.
In questo modo il succo si può consumare al max entro 1 mese.
3. Lavare le bottiglie con acqua bollente, asciugarle in forno, travasare il succo, tappare e bollire partendo da acqua fredda mettendi alcuni stracci tra le bottiglie perchè non si rompano, per circa 30 minuti.
Con questo sistema, la pastorizzazione, il succo dura 1 anno.
Quì trovate altre varianti: succo all'albicocca, succo di prugne.

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Buon Appetito!

martedì 17 luglio 2012

Cucinare la Frutta: Frullati e Frappè

Cucinare la Frutta di Stagione! La trovate al
Mercato Laurentino, BOX N°2 ORTO DEL QUINTO!
Siamo aperti da Martedì al Sabato dalle 7:30 alle 13:30
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Frullati e frappé
Frullati e frappé sono alimenti molto consumati nelle stagioni calde, per le proprietà rinfrescanti della frutta, ma lo sono anche in molte occasioni in cui per motivi di salute non è possibile una normale alimentazione.
In genere le due situazioni sono diametralmente opposte:
a) come bevanda dissetante si deve cercare di limitare il potere calorico (spesso l'aggiunta di zucchero o di liquore crea una bevanda niente affatto dissetante e inutilmente ipercalorica);
b) come alimento sostitutivo è necessario invece calibrare gli ingredienti per offrire il massimo dei principi nutritivi.
L'ingrediente principale del frullato e del frappé la frutta e la distinzione tra i due è nella modalità di preparazione.
Nei frullati la frutta viene appunto frullata in tutte le sue parti (compresa la buccia) e quindi si aggiunge il latte.
L'aggiunta di latte è opzionale, ma rende il frullato sicuramente molto più nutriente, modificandone l'aspetto nutrizionale.
Il latte infatti fornisce un contributo di proteine e grassi che in quello di sola frutta mancherebbe totalmente, riducendo l'alimento a un concentrato di zuccheri e fibre.
 Il frullato, per la sua elevata percentuale di frutta non è affatto paragonabile ai succhi di frutta, ove manca generalmente la componente di fibre e si ha un ridotto contenuto vitaminico (spesso i succhi industriali sono sottoposti a processi termici di sterilizzazione che ne alterano il contenuto vitaminico).
I frullati, per loro natura, sono invece generalmente consumati freschi, appena preparati, risultando quindi un concentrato di energia sotto forma di zuccheri semplici e degli elementi nutritivi così importanti del latte.
L'abitudine a consumare frullati di frutta può essere un valido espediente per far consumare ai bambini una giusta dose quotidiana di latte, in quanto il sapore dolce della frutta rende il latte, per taluni, più appetibile.
I frappé si distinguono dai frullati perché alla preparazione di base di questi ultimi si aggiunge anche il ghiaccio tritato(o, più semplicemente, gelato).
Il termine frappé infatti significa proprio "liquido colpito dal freddo", in quanto l'aggiunta del ghiaccio ne abbassa istantaneamente la temperatura.(Fonte)
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e ora le...
Ricette 
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Frullato di Frutta
Ingredienti
2 banane
2 pesche
2 kiwi
200 gr di Fragole 
60 ml di Latte 

Preparazione
Per preparare il frullato di frutta iniziate sbucciando il kiwi, poi tagliatelo a cubetti eliminando la parte bianca centrale. Lavate la pesche, sbucciatele e tagliatele a cubetti.
Lavate le fragole, eliminate il picciolo verde e tagliatele a metà, in ultimo sbucciate le banane e tagliatele a rondelle.
Mettete tutta la frutta nel bicchiere di un frullatore e aggiungete il latte.
Frullate il tutto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Servite subito!
<<CONSIGLI>>
Per realizzare il frullato di frutta potete utilizzare la frutta che preferite, oltre alla frutta che abbiamo utilizzato per questa ricetta potete utilizzare lamponi, melone, albicocche, mele, pere, mango, mirtilli etc.
Potete inoltre sostituire il latte con lo stesso quantitativo di succo d’arancia.
Per chi desiderasse un frullato più dolce, consigliamo di aggiungere un cucchiaio di zucchero o del miele!(Fonte)
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Frappè alle pesche
Ingredienti
2 pesche mature
4 cucchiaini di zucchero
200 g di latte freddo
2 cucchiai di ghiaccio tritato
300 g di gelato alla crema

Preparazione
Lavare le pesche, sbucciarle ed eliminare il nocciolo.
Tagliarle a pezzi.
Frullarle con lo zucchero, il gelato, il latte ed il ghiaccio tritato.
Versare il frappé in bicchieri alti da bibita e decorare con pezzetti di pesca.
Servire. (Fonte)
Su questo link la versione Frullato con pesche e yogurt!

Buon Appetito!

mercoledì 4 luglio 2012

"La cucina delle nonne: Melanzane"

Sono arrivate le nostra Melanzane! Andate a farne incetta al 
 Mercato Laurentino, BOX n°2 ORTO DEL QUINTO
Siamo aperti da Martedì a Sabato dalle 7:30 alle 13:30 
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La Cucina delle Nonne
"Continua con questo post un altro capitolo a parte sulla cucina, con ricette trascritte dal libro:"La Cucina delle Nonne" edito da Rusconi Libri. 
Il libro vuol "essere una testimonianza della tradizione culinaria italiana e le sue usanze:
La storia di una terra attraverso le sue ricette, una terra che è stata capace di trasformare le sue ricchezze in cibi gustosi da sempre apprezzati in tutto il mondo."
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Parmigiana di Melanzane
Ingredienti per 6 persone
1 kg di Melanzane
1 kg di Pomodori
basilico
300 gr di Mozzarella
parmigiano

Preparazione
Preparate la sera prima 1 kg abbondante di melanzane tagliate a fette di circa 1\2 centimetro e cospargetele di sale, affinchè perdano l'amaro.
La mattina seguente sciacquatele e asciugatele con cura e friggetele in abbondante olio bollente.
Preparate una salsa con 1 kg di pomodori ben maturi, spellati e privati dei semi, e un bel ciuffo di basilico.
Quando la salsa sarà ben ristretta, disponete in una teglia le melanzane, alternandole con la salsa di pomodoro, 300 gr di mozzarella, tagliata a fette e abbondante parmigiano.
Esauriti gli ingredienti, completate con un ultimo strato di pomodoro e quindi infornate in forno caldo per una mezz'ora.


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La cucina campana
La cucina campana è, come tutte le cucine regionali, vincolata ai prodotti e al clima del luogo e risente fortemente delle origini greche della popolazione.
Vi sono tuttavia delle differenze tra le preparazioni culinarie delle singole province.
Ad esempio, i legumi (noti in tutto il territorio), nella cucina dell'Avellinese sono serviti come primi piatti ma anche come contorno e come piatto unico, mentre nel Napoletano (zona più legata a tradizioni marinare) fanno parte di originali ricette come quella dei fagioli con le cozze.
Simbolo di questa cucina è senza dubbio la pizza margherita, preparata con pomodoro, mozzarella e basilico, in onore del tricolore e della regina Margherita in visita a Napoli.
Ferdinando IV di Napoli faceva cuocere le pizze nei forni di Capodimonte, gli stessi nei quali nascevano le famose ceramiche, per servirla durante i suoi banchetti.
Molto diffuso è anche il consumo del calzone fritto, una variante napoletana del tipico calzone pugliese, con ripieno di ricotta, salame, sugo di pomodoro, pepe, mozzarella o provola, ciccioli (gli stessi usati per la polenta).
Napoli, inoltre, rivaleggia con la Cina per l'invenzione degli spaghetti. 
In origine, la pasta veniva cotta lungo la strada, in grossi pentoloni sempre pieni d'acqua bollente e cosparsi con abbondante parmigiano, e poi consumata con le mani. (Fonte)
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Buon Appetito!

lunedì 2 luglio 2012

"La cucina delle Nonne: I Fiori di Zucca"

Sono arrivati i nostri Fiori di zucca! Andate a farne incetta al 
 Mercato Laurentino, BOX n°2 ORTO DEL QUINTO
Siamo aperti da Martedì a Sabato dalle 7:30 alle 13:30 
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La Cucina delle Nonne
"Continua con questo post un altro capitolo a parte sulla cucina, con ricette trascritte dal libro:"La Cucina delle Nonne" edito da Rusconi Libri. 
Il libro vuol "essere una testimonianza della tradizione culinaria italiana e le sue usanze:
La storia di una terra attraverso le sue ricette, una terra che è stata capace di trasformare le sue ricchezze in cibi gustosi da sempre apprezzati in tutto il mondo."
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Fiori di zucca fritti (ricetta laziale)
Ingredienti
3 o 4 fiori di zucca a testa
acciuga
mozzarella

Preparazione

Calcolate 3 o 4 fiori di zucca a testa, freschissimi e privateli del pistillo interno.
Apriteli con cautela e riempiteli con 1 pezzetto di acciuga e 1 dadino di mozzarella.
Preparate una pastella non troppo liquida con farina, acqua e sale, immergetevi i fiori ripieni e quindi friggeteli in abbondante olio bollente.

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La cucina romana
«Chi se vò imparà a magnà, da li preti bisogna che va», sentenziava il popolo romano aggiungendo che «lo Spirito Santo nun abbotta (= non riempie la pancia)» sapendo che «la panza è fatta pe' li maccaroni, e le chiacchiere pe' li minchioni».
La cucina laziale è rappresentata in gran parte da quella romana nella quale sono convogliate tutte le specialità delle tradizioni culinarie della regione divenendo così un ricco e saporoso riassunto di una gastronomia varia nella quale compaiono apporti di zone confinanti e di altre comunità prima fra tutte quella ebraica che ha lontane radici storiche.
È nota la fortuna che incontrano a Roma e dintorni le frattaglie, le code dei bovini (celeberrima è la vaccinara), le zampe e le guance degli animali da macello, tutto ciò che sotto il Cupolone si chiama il quinto quarto: è la prova incontestabile dello scrupolo che i macellai laziali di una volta mettevano nel recupero d'ogni parte commestibile delle bestie affidate alle loro cure, probabilmente senza prevedere che i rigatoni con la pajata avrebbero conquistato nel XX secolo prìncipi e attori da Oscar.(Fonte)
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Buon Appetito!